Nelle ultime settimane ho seguito un pò più da vicino le "disavventure" della Carrarese calcio (squadra della città dove vivo) e sono sempre più convinto che non ci siano problemi riconducibili alla "guida" di Mister Remondina o al tasso tecnico dei giocatori messi in campo.
Sono certo che la crisi della squadra risiede nella "testa" dei giocatori e mi chiedo quando - società e allenatori - cominceranno a comprendere che non basta acquistare campioni e allenare i giocatori (ma la regola vale per qualsiasi altro sport) nelle tre fasi: tecnica, tattica e resistenza fisica.
La squadra è bloccata, come se avesse paura di subire un goal.
Di fare una pessima figura, di uscire sconfitta dal campo e, puntualmente, le paure nella testa dei giocatori si materializzano e prendono forma.
- Così, nei dieci minuti finali delle partite, la squadra perde la concentrazione e la Carrarese prende goal.
- Come una sorta di "profezia autorealizzante".

Il tavolo di casa nostra ha quattro gambe, se ne togliamo una, traballa.
Dunque, serve anche l'allenamento mentale e motivazionale.
I giocatori della Carrarese hanno solo bisogno di riacquistare fiducia nei propri mezzi. Hanno un grande allenatore, pieno di grinta (di quelli che piacciono a me), sono certo che se imparano a lavorare sulla loro mente, torneranno presto a vincere.
Giancarlo Fornei
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