Anche tu usi questa postura quando entri in campo ?


Sapevi che la tua postura determina lo stato d’animo con cui entri in campo o gareggi?

Qualsiasi sport tu faccia, la tua postura influenza, (SEMPRE) positivamente o negativamente, i tuoi stati d’animo che, a loro volta, influenzeranno le tue prestazioni sportive.

Fermati un istante a riflettere, prova a tornare con la memoria alla tua ultima partita/gara.

Com'era la tua postura prima di entrare in campo?

  • Era questa: spalle curve, sguardo basso, testa china, respiro lento e difficile, volto triste.
  • Oppure era questa: spalle dritte, testa alta, sguardo in avanti, volto concentrato ma sorridente, respiro ampio.

Nel primo caso, era la postura di un atleta già sconfitto in partenza, che è entrato in campo con uno stato d’animo negativo. Demotivato e svogliato, oserei dire rassegnato a perdere. 

La sua postura e depotenziante (detta anche limitante).

Nel secondo caso, era la postura di un atleta vincente, o che comunque non ci sta a perdere. Che entra in campo con uno stato d’animo positivo, consapevole che può giocarsi la partita sino in fondo. Determinato. 

La sua postura è potenziante.





La postura è determinante nello sport.
Adesso che hai capito la differenza tra una postura potenziante e non (ne ho parlato molte volte nelle mie conferenze), prova a tornare indietro nel tempo e ripensa a tutte le partite o gare in cui hai giocato male e poi ripensa a tutte le partite in cui hai fatto una buona prestazione.

Scommettiamo che quando hai giocato male sei entrato in campo con una postura depotenziante? E scommettiamo ancora che quando hai giocato bene sei entrato in campo con una postura potenziante?
Non mi stancherò mai di ricordarti che la postura con la quale entri in campo è molto importante, direi determinante per la riuscita delle tue performance sportive. 


Questo perché il tuo corpo e la tua mente sono collegati tra loro, sono tutt'uno.

Attraverso la tua postura, dai al tuo cervello dei comandi precisi, che ti permetto di accedere al “pozzo” delle risorse profonde che sono dentro di te. Ed ecco che entrano in gioco le tue emozioni, che ti mettono in uno stato d’animo positivo o negativo e di conseguenza, ti fanno fare una prestazione sportiva vincente o perdente.

Anni fa, quando Seba (il mio primogenito), giocava a calcio, andai a vedere una partita del campionato Juniores. All'epoca giocava nell’Atletico di Carrara e la partita era contro il Tirrenia di Marina di Massa.

Mentre ero in tribuna, non potei fare a meno di notare le differenti fasi di riscaldamento dell’una e dell’altra squadra.
  • Silenzio, ripetizione ossessiva degli esercizi e massima concentrazione nel Tirrenia.
  • Continuo parlottare, giochetti con la palla e atteggiamento spavaldo nei giocatori dell’Atletico. 
  • Entrando in campo, i ragazzi del Tirrenia avevano tutti lo sguardo alto e le spalle dritte. Sebastian e i suoi compagni, lo sguardo verso il basso e le spalle curve. 
  • Risultato finale: non ricordo con esattezza, ma fu qualcosa come 6/7 a 0 per il Tirrenia.


Quell'anno il Tirrenia arrivò tra le prime, mentre il povero Atletico di mio figlio Seba (con la maglia simile a quella dell'Inter nella foto sopra), ultima in classifica.

Dirai: c'erano senza alcun dubbio dei valori tecnici diversi tra le due squadre!

Sì, sottolineo io, ma nulla mi toglie dalla mente che fu l'atteggiamento mentale a fare la differenza in tutto il campionato Juniores provinciale...


La conferma ai miei pensieri l'ebbi il sabato successivo, quando tornai a vedere Seba e l’Atletico di Carrara giocare questa volta in casa, alla Fossa dei Leoni, contro il Ricortola, prima in classifica. 

Durante la settimana avevo parlato con Seba, dandogli alcuni consigli e lui, negli allenamenti, ne parlò con i suoi compagni...

Tutti si aspettavano una debacle, eppure dalla tribuna avevo già notato alcuni piccoli cambiamenti. e in campo le cose cambiarono...

Nella fase del riscaldamento Sebastian ed i Suoi compagni erano concentrati al massimo. Pochi giochini con la palla, massima attenzione negli esercizi e alla fase di riscaldamento atletico. 
Entrando in campo, mi accorsi che cominciando da mio figlio, avevano tutti la testa alta e le spalle dritte. Lo sguardo era dritto, in avanti e concentrato, lo leggevi nei loro occhi.

Alla fine del primo tempo erano ancora sullo 0 a 0. Seppure il Ricortola avesse avuto maggiori occasioni da goal, i giovani dell’Atletico avevano fatto una buona partita e Seba, nella fase di ripiego difensivo, si era fatto valere, mi era piaciuto.

Rimasero sullo 0 a 0 ancora per una decina di minuti del secondo tempo, poi un ritorno di atteggiamento “sufficiente e negativo” da parte di molti ragazzi dell’Atletico ed un calcio di rigore "regalato", permise al Ricortola di passare in vantaggio e dilagare nel finale 4 a 1.
  • Ma quello che è importante evidenziare è come un banale cambiamento di postura, determinò un cambiamento a livello di prestazioni sportive, seppure per un solo tempo.

Postura e Dialogo Interno, le leve che ti aiuteranno a vincere nello sport.

Fidati di me: ogni volta che ti appresti ad entrare in campo (o sul terreno di gara), ricordati dell’importanza della tua POSTURA

Insieme al DIALOGO INTERNO, di cui ti parlerò in un prossimo post, farà la differenza in positivo nelle tue performance sportive.

Raddrizza le spalle, alza la testa, dirigi lo sguardo in avanti, sorridi e resta concentrato sul focus della partita/gara.

Fai come faceva il grande Jury Chechi (nella foto accanto), uno dei massimi esempi di capacità di concentrazione sul Focus della prestazione.

Focalizzati SEMPRE e soltanto sul fatto che puoi giocartela alla pari con gli avversari. E se poi perdi ugualmente, pazienza, almeno  te la sarai giocata sino in fondo.

E tu, quando entri in campo, la tua postura com'è? 
Sii onesto nel rispondere alla domanda e lasciami un commento al post.

Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale & Mental Coach Sportivo
"Il Coach delle Donne"

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